Marsala. Omicidio Maria Amatuzzo. Favara resta in carcere: Respinta la richiesta di perizia psichiatrica.
Il Gip del Tribunale di Marsala, Sara Quittino, ha rigettato la richiesta di incidente probatorio avanzata da Margherita Barraco, avvocato di Ernesto Favara, finalizzata all'effettuazione di una perizia psichiatrica, nell'ipotesi che il suo assistito potesse essere incapace di intendere e di volere al momento in cui ha ucciso l'ex compagna Maria Amatuzzo.
Rigettata anche un'altra richiesta dello stesso avvocato, relativa ad una misura alternativa a quella del carcere, a causa delle condizioni di salute di Favara. "Infondata" e "del tutto inammissibile" ha motivato il giudice. L'ex pescatore, infatti, viene trasferito settimanalmente all'esterno della struttura carceraria per effettuare la dialisi, al termine della quale ritorna in cella, senza che la sua salute ne sia stata pregiudicata.
"Al momento c'è un capo di imputazione di omicidio premeditato, con diverse aggravanti". Lo afferma l'avvocato Vito Cimiotta, legale del padre di Maria Amatuzzo.
La donna avrebbe ricevuto i primi fendenti all'interno del garage, secondo il racconto rilasciato Liborio Cammarata, il nuovo compagno di Maria, al Giornale di Sicilia. Allarmato dalle sue urla, si sarebbe precipitato presso l'abitazione di Favara e, avendo visto le prime coltellate, sarebbe tornato indietro a chiamare i Carabinieri.
"Lui, quando sono tornato, era già fuori vicino al cancello – racconta Cammarata - La teneva in piedi e continuava ad infliggere coltellate con una furia mai vista".