Roma. Omicidio Martina Scialdone. L'ordinanza della gip: "Unico obiettivo di Bonaiuti era uccidere".
È "palesemente e inequivocabilmente emerso che l'unico obiettivo, perseguito da Costantino Bonaiuti, fosse esclusivamente quello di uccidere Martina Scialdone". È quanto scrive la gip Simona Calegari nell'ordinanza di convalida dell'arresto e di applicazione della custodia cautelare in carcere per l'ingegnere di 61 anni accusato di aver tolto la vita all'ex compagna 34enne.
"Infatti, ciò si evince non solo dalle modalità di svolgimento dei fatti così come descritte dal fratello della vittima, testimone oculare, ma anche dalla circostanza che Bonaiuti, pur potendo, anche successivamente all'evento rivolgere l'arma nei suoi stessi confronti, ha con estrema lucidità, una volta ucciso la donna, diretto la sua azione esclusivamente alla fuga".
A carico di Costantino Bonaiuti emerge "un panorama indiziario talmente consistente e solido da considerarsi, già allo stato, pressoché inconfutabile nel proseguo dell'attività investigativa" sottolinea la gip. Dalle testimonianze raccolte emerge come Bonaiuti non fosse solito portare con sé armi, "se non per scopi sportivi".
Questa circostanza contribuisce nel ritenere ragionevolmente verosimile il fatto che "Bonaiuti consapevole della volontà della compagna di voler interrompere definitivamente la relazione e scoperta la nuova frequentazione" della ragazza "si fosse recato all'ultimo appuntamento con la vittima portando preordinatamente con sé l'arma, con la quale poi le avrebbe sparato, uccidendola".