Rho. Omicidio Tunde Blessing. Le motivazioni della condanna: "Kyeremeh dimostrò un'aggressività non comune".

Immagine della notizia (Immagine di Carlo Dell'Orto (Carlodell) su it.wikipedia.org — CC BY-SA 4.0)

Rho. Omicidio Tunde Blessing. Le motivazioni della condanna: "Kyeremeh dimostrò un'aggressività non comune".

Ha manifestato "una non comune aggressività e capacità di resistenza alla sofferenza disperata della vittima". Così la gup Lorenza Pasquinelli descrive, nella motivazione della sentenza dello scorso ottobre, George Kyeremeh, operaio ghanese di 35 anni condannato a 18 anni di reclusione per aver ucciso Tunde Blessing.

La nigeriana di 25 anni, il 12 maggio di due anni fa era stata trovata morta in un'area verde a Mazzo di Rho. Il verdetto era arrivato nel processo con rito abbreviato (sconto di un terzo sulla pena) a carico dell'uomo accusato di omicidio volontario e rapina, a seguito dell'inchiesta coordinata dalla pm Grazia Colacicco.

Il ghanese, stando alle indagini, non accettava la fine della loro relazione. Secondo le indagini dei militari, i due avevano interrotto una relazione sentimentale che andava avanti da circa un anno, per volontà della donna, probabilmente stanca, stando a quanto riferito da amici e coinquilini, della gelosia morbosa del compagno e delle continue liti all'interno dell'appartamento.

L'uomo avrebbe provato a convincere la ex a tornare sui suoi passi, chiamandola più volte tra il 13 aprile e il 3 maggio e chiedendo a un'amica della ragazza di intercedere per convincerla a tornare con lui. Il corpo della donna era stato poi trovato a poca distanza dal punto in cui si prostituiva da alcuni mesi, quando aveva cacciato di casa Kyeremeh e si era trovata senza supporto economico.

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