Il femminicidio rappresenta qualsiasi forma di violenza esercitata sulle donne (spesso in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale) allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne la soggettività sul piano psicologico, simbolico, economico e sociale, fino alla schiavitù o alla morte.

Castiglione. Omicidio Yana Malayko. Aggredita e chiusa in valigia quando era ancora viva: Morta soffocata.

Immagine della notizia (Immagine di Massimo Telò (Teseo) su it.wikipedia.org — CC BY-SA 3.0)

Castiglione. Omicidio Yana Malayko. Aggredita e chiusa in valigia quando era ancora viva: Morta soffocata.

Yana Malayko sarebbe morta soffocata all'interno del trolley dove era stata posizionata, dopo che il suo aguzzino l'aveva colpita con una spranga.

L'ex compagno della giovane, Dumitru Stratan, prima di abbandonare la valigia nel tentativo di sviare le indagini, l'avrebbe sigillata pensando che la ragazza fosse già morta. Invece secondo l'autopsia, Yana respirava ancora, poi sarebbe successivamente morta per mancanza di ossigeno, scrive Il Giorno, quando è stata lasciata in una zona boschiva di tra Lonato e Castiglione delle Stiviere.

"Presenza di lesioni multiple di natura contusiva apprezzabili in sede cranio-facciale e cervicale e apprezzabili segni compatibili con asfissia meccanica violenta" sono le indicazioni preliminari scritte nell'esame autoptico, in attesa dell'esito delle indagini tossicologiche ed istologiche svolte dal consulente tecnico della Procura di Mantova.

Un ulteriore elemento contenuto nel comunicato stampa congiunto della Procura di Mantova e dei Carabinieri, evidenzia che "dal decesso della giovane, al posizionamento in decubito laterale-prono all'interno della valigia in cui è stata rinvenuta, è trascorso un tempo di alcune ore".

Dunque, Yana Malayko, non sarebbe morta per i traumi conseguenti ai colpi di Dumitru, ma perché non poteva respirare chiusa nella valigia.

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