Lecce. Omicidio Manta-De Santis. Confermato anche in Appello l'ergastolo per Antonio De Marco.
È arrivata la conferma della condanna all'ergastolo con isolamento diurno per tre anni nei confronti di Antonio De Marco, il 23enne di Casarano che uccise, con quasi 80 coltellate, gli ex inquilini Daniele De Santis ed Eleonora Manta. Il duplice delitto si consumò nel settembre del 2020 a Lecce.
Confermata la contestazione dell'omicidio volontario con le aggravanti della crudeltà e della premeditazione, come stabilito in primo grado dai giudici della Corte d'Assise.
I giudici di secondo grado hanno accolto tutte le richieste del procuratore generale Antonio Maruccia che, in una scorsa udienza, aveva invocato il "fine pena mai", sottolineando come De Marco fosse capace d'intendere e di volere al momento dei fatti.
Invece i legali dell'imputato, gli avvocati Andrea Starace e Giovanni Bellisario, avevano chiesto una nuova perizia psichiatrica, ritenendo De Marco affetto da un vizio di mente ed incapace d'intendere e di volere al momento dei fatti.
Nello specifico, secondo la difesa, si tratterebbe di una grave condizione psicopatologica dello spettro autistico, che sarebbe emersa dalle conclusioni dei consulenti di parte Elio Serra e Felice Carabellese. Inoltre, la difesa ritiene che la perizia psichiatrica dei consulenti del tribunale, il professore Andrea Balbi ed il neuropsichiatra Massimo Marra, si sia rivelata inadeguata nelle modalità con cui era stata espletata.
In essa si parla di un disturbo narcisistico della personalità. I legali ritengono necessario stabilire le condizioni mentali di De Marco quando ha ucciso, attraverso una consulenza con un approccio metodologico differente. L'istanza della difesa è stata però rigettata dalla Corte d'Appello.