Brescia. Omicidio Viktorija Vovkotrub. Inasprita la condanna in Appello: Ergastolo per Berisa Kadrus.
È stato condannato all'ergastolo il 62enne Berisa Kadrus, accusato dell'omicidio dell'ex compagna Viktorjia Vovkotrub. La Corte d'Appello di Brescia ha applicato il massimo della pena, inasprendo la condanna a 20 anni di reclusione che era stata inflitta al termine del processo di primo grado.
I giudici della Corte d'Appello hanno accolto la ricostruzione del sostituto procuratore generale, che sosteneva l'omicidio della 42enne, badante di origini ucraine, aggravato dallo stalking e dai futili motivi. La sentenza di primo grado invece aveva ritenuto lo stalking un reato a sé stante.
L'aggravamento delle accuse si è tradotto nell'impossibilità per l'imputato di accedere al rito abbreviato e, quindi, di beneficiare dello sconto di un terzo della pena. Il 62enne aveva aggredita la donna per poi seppellirla in una bocciofila. Il cadavere fu trovato circa una settimana dopo dalla scomparsa.
Secondo i difensori di Kadrus, l'uomo agì per difendersi dalla provocazione della vittima e lo fece in uno stato di semi infermità mentale. Inoltre la donna aveva accettato l'invito a cena dell'uomo, segno a loro avviso dell'insussistenza degli atti persecutori contestati al 62enne.
Sempre secondo la ricostruzione della difesa, la donna avrebbe aggredito l'ex compagno con un coltello. Poi l'alcolismo abituale del 62enne aveva alimentato il suo "gene guerriero", che l'avrebbe trascinato nell'incapacità di gestire la sua aggressività. Una versione dei fatti che i giudici di secondo grado non hanno accolto.