Sassari. Omicidio Speranza Ponti. Le motivazioni della condanna all'ergastolo per Massimiliano Farci.
Uccisa per soldi e per gelosia, Speranza Ponti è stata assassinata perché non voleva essere la finanziatrice senza condizioni del compagno Massimiliano Farci e perché aveva ripreso i contatti con l'ex marito, e Farci se ne era accorto.
È questa la sintesi estrema delle motivazioni della sentenza della Corte d'Assise di Sassari, datata 15 novembre 2022, con la quale è stato inflitto l'ergastolo (e 18 mesi di isolamento) a Farci.
I giudici hanno ripercorso tutte le fasi del delitto commesso ad Alghero e soprattutto hanno ricostruito, sulla base di quanto emerso nel dibattimento, l'antefatto del femminicidio, segnalando anche i punti di contatto tra l'omicidio di Speranza e quello di Roberto Baldussi (ucciso nel 1999) per il quale Farci era stato condannato al carcere a vita.
In entrambi i casi il movente è legato alla disponibilità di beni e denaro delle vittime. I giudici collocano temporalmente il delitto, accogliendo la tesi dei pm Angelo Beccu e Beatrice Giovannetti, nella tarda serata del 5 dicembre 2019.
Il rapporto tra Speranza Ponti e il compagno era già in crisi per i mancati pagamenti degli stipendi alla donna (che lavorava nella pizzerie di Farci). Ma la condanna a morte della vittima è stata la scoperta da parte di Farci di alcuni messaggi inviati alla donna dall'ex marito. (di Andrea Busia)