Torremaggiore. La città piange le sue vittime: "Jessica, figlia della comunità. Massimo, un gran lavoratore".
L'Istituto "Fiani-Leccisotti" di Torremaggiore ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa della studentessa Jessica Malaj, una "figlia della comunità scolastica ed umana".
L'invito di Carmine Collina, Preside dello stesso Istituto, è rivolto ad una partecipazione rispettosa e responsabile verso quanto tragicamente accaduto. Anche Emilio Di Pumpo, il Primo Cittadino di Torremaggiore, ha espresso il suo appello rivolgendosi al senso di responsabilità di ognuno, e chiedendo il massimo rispetto per le famiglie coinvolte.
"Torremaggiore oggi piange per due giovani vite strappate via in una terribile tragedia che non può lasciarci indifferenti", il messaggio di cordoglio del Sindaco di Torremaggiore, a cui si uniscono dichiarazioni di amici e parenti. "Massimo era una bravissima persona. Amava la sua caffetteria. Era una persona rispettabile, senza grilli per la testa. Un gran lavoratore", le parole dedicate da un amico nel ricordo di Massimo De Santis, una delle due vittime.
È accaduta così una tragedia che inizialmente non era stata delineata in modo chiaro, a causa di un immediato rimbalzo di voci. Il paese è abbastanza piccolo e lo sgomento è iniziato subito a diffondersi, ma troppi tasselli mancavano al puzzle infernale, seppur le dinamiche sono al vaglio degli inquirenti e della Magistratura.
Taulant Malaj, un panettiere albanese di circa 45 anni, avrebbe ucciso la figlia 16nne, di nome Jessica, e Massimo De Santis, un commerciante di 51 anni. Avrebbe tentato inoltre di uccidere la moglie, Tefta Malaj, di 39 anni. La tragedia si è consumata durante la scorsa notte, quando il presunto omicida avrebbe affrontato sulle scale di una palazzina, sita in via Togliatti, Massimo, uno dei titolari del bar Jolly di Torremaggiore, accoltellandolo mortalmente.
È rimasta ferita anche la moglie del presunto assassino, mentre la ragazza sarebbe stata colpita con lo stesso coltello dopo essere intervenuta per difendere la madre dall'aggressione del padre. Ed è così che sciaguratamente è morta Jessica. La madre invece è riuscita a scappare e a chiamare i Carabinieri.
Quando i militari sono arrivati sul posto hanno bloccato il 45enne che, secondo gli investigatori, vagava nella zona alla ricerca dell'altro figlio di cinque anni. L'arma del delitto, un coltello da cucina, è stato recuperato. La moglie dell'assassino, Tefta MALAJ, è ora ricoverata presso l'ospedale di Foggia. Le sue condizioni non sono gravi. (La Gazzetta di San Severo)