Cassino. Omicidio Yirel Natividad Peña Santana. C'è un sospettato: Fermato il 26enne Sandro Di Carlo.

Immagine della notizia (Immagine di Ra Boe su Wikimedia Commons — CC BY-SA 3.0)

Cassino. Omicidio Yirel Natividad Peña Santana. C'è un sospettato: Fermato il 26enne Sandro Di Carlo.

L'assassino ha firmato il delitto: lasciando un'impronta digitale intrisa di sangue sul luogo del massacro. Quell'impronta era già negli archivi della Polizia di Stato. Gli investigatori sono arrivati così a Sandro Di Carlo, 26 anni, figlio di un imprenditore edile di Cassino.

È lui la persona arrestata intorno all'una della notte dagli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone per l'omicidio di Yirel Natividad Peña Santana, 34 anni, uccisa a coltellate sabato mattina nell'appartamento dove abitava da circa tre settimane al secondo piano di via Pascoli 104 a Cassino.

Il giovane è stato fermato a Roccasecca, sull'autobus di linea con il quale stava rientrando da Roma. Gli investigatori lo monitoravano già da ore, seguendo passo dopo passo i suoi spostamenti. Gli uomini del dottor Flavio Genovesi e della dottoressa Silvana Maffei sono arrivati a lui seguendo le tracce lasciate sul luogo del delitto. Molte tracce: soprattutto quelle nel bagno dove l'assassino si è lavato con cura il sangue che aveva addosso.

Poi ha cercato di pulire tutto ma ad un certo punto ha desistito, lasciando molti reperti che sono stati acquisiti dagli inquirenti e che sono stati inviati ai laboratori per le analisi del Dna. Ma anche tracce informatiche legate al traffico telefonico ed impronte digitali. "C'è stato un importante lavoro di polizia scientifica" ha sottolineato il questore Domenico Condello questa mattina, nel corso di una conferenza stampa.

Il magistrato ha disposto il fermo del 26enne con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Al momento, però, è ancora avvolto nel mistero il movente del delitto. (ANSA)

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