Bondeno. Omicidio Rossella Placati. Saveri ricorre in Appello: "Non l'ho uccisa. L'ho trovata già morta".
Neanche cinque mesi dopo la condanna all'ergastolo di Doriano Saveri, ritenuto l'assassino della compagna Rossella Placati, i legali dell'artigiano di 47 anni, gli avvocati Pasquale Longobucco e Alessandra Palma, nei giorni scorsi hanno depositato il ricorso alla Corte di Assise di Appello di Bologna.
I due legali contestano integralmente la sentenza della Corte di Assiste di Ferrara che il 17 gennaio scorso ha sancito il 'fine pena mai' per Saveri. "La contestiamo in punta di responsabilità – spiegano – come abbiamo cercato di spiegare in primo grado gli elementi raccolti non provano la responsabilità di Saveri". Infine il sollecito per una nuova perizia medico-legale.
"Saveri non voleva 'solo' uccidere. Voleva eliminare colei che era divenuta la fonte della sua disperazione, della sua rovina, del suo stato di 'demolizione' interiore". È uno dei passaggi più duri delle cento pagine di motivazioni con cui la Corte di Assise ha spiegato la condanna all'ergastolo dell'artigiano. Un delitto, secondo la Corte, "compiuto in modo rapido e brutale, senza che la donna abbia avuto la possibilità di approntare una seppur minima difesa".
La vittima di 51 anni fu uccisa nella sua casa di Borgo San Giovanni a Bondeno, il 22 febbraio 2021: accoltellata al petto e finita con botte alla testa quando era già a terra esanime. Dell'orrendo delitto fu lo stesso Saveri a informare i Carabinieri. Respingendo però qualsiasi accusa. Secondo la sua versione, avrebbe trovato la convivente già morta: "Ho visto la scena. Ero nel panico. Le ho messo una mano su una gamba e sul collo per vedere se era viva, poi sono andato dai Carabinieri".