Padova. Omicidio Aycha El Abioui a Cadoneghe. Confermato l'ergastolo per il marito.

Immagine della notizia (Immagine di Zairon su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Padova. Omicidio Aycha El Abioui a Cadoneghe. Confermato l'ergastolo per il marito.

Anche la Corte d'Appello di Venezia ha confermato la sentenza dell'ergastolo nei confronti di Abdelfettah Jennati, 42 anni, magazziniere marocchino che la sera del 24 novembre del 2020, nella stanza da letto della sua abitazione di Cadoneghe in via Piave, ha ucciso a coltellate la moglie 31enne Aycha El Abioui, madre dei suoi tre figli.

La conferma è arrivata mercoledì scorso e va a ricalcare la sentenza di primo grado: nell'ottobre 2022 la Corte d'Assise presso il Tribunale di Padova si era infatti già espressa con il massimo della pena nei confronti dell'uxoricida.

Jennati era accusato di omicidio volontario e il secondo gradi di giudizio ha confermato in toto la sentenza precedente. Non è dunque bastato alla difesa chiedere il riconoscimento della seminfermità mentale, come pure il tentativo di far riconoscere le attenuanti generiche per evitare l'ergastolo.

Jennati era presente nell'aula bunker di Mestre ma non ha rilasciato dichiarazioni. Il 42enne marocchino, che è in carcere da quasi tre anni, ha recentemente affrontato anche un processo con l'accusa di maltrattamenti, sempre nei confronti della moglie che ha ucciso. Per questo secondo filone d'indagine, nel marzo scorso davanti al giudice per le udienze preliminari l'avvocato di Jennati, Elisabetta Costa aveva chiesto di poter patteggiare la pena.

La richiesta è inizialmente stata rigettata, mentre in seconda istanza è stata accolta e Jennatti è stato condannato a due anni e due mesi di reclusione.

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