Bologna. Omicidio Alessandra Matteuzzi. Disposta una nuova perizia psichiatrica per Giovanni Padovani.
Giovanni Padovani sarà sottoposto ad una nuova perizia psichiatrica, come chiesto dai suoi avvocati difensori durante l'udienza che lo vede imputato per l'omicidio della ex fidanzata Alessandra Matteuzzi, uccisa il 23 agosto 2022 a colpi di martello e di una panchina prelevata dal giardino condominiale della vittima. Padovani risponde di omicidio aggravato dallo stalking, dalla premeditazione, dai futili motivi e dal legame affettivo.
L'uomo è comparso per la prima volta davanti alla Corte di Assise di Bologna, con uno psichiatra al suo fianco. La difesa ha infatti fatto presente la necessità di fare assistere l'imputato da uno specialista durante il dibattimento, nonostante la precedente perizia psichiatrica abbia accertato la capacità per l'uomo di stare in giudizio.
Al termine dell'udienza è stato appunto conferito l'incarico di una nuova perizia a Pietro Petrini e Giuseppe Sartori, che dovranno appurare se il 28enne fosse affetto da patologie psichiche tali da inficiarne, appunto, la capacità di intendere e di volere, in tutto o in parte, con specifico riferimento alla condotta tenuta ed all'evento di cui è accusato. In caso di risposta positiva "dicano se Giovanni Padovani è persona socialmente pericolosa", si legge nella richiesta. I periti avranno 90 giorni di tempo per svolgere le operazioni peritali.
Quando è iniziata da parte della pm, Lucia Russo, la ricostruzione dell'omicidio di Alessandra Matteuzzi in tribunale a Bologna, la sorella della vittima è scoppiata in lacrime ed è dovuta uscire dall'aula sorretta da chi le sedeva vicino. "Penso a mia sorella, e penso a quello che le ha fatto. Sento ancora le sua urla. Poi penso alla mia mamma, devo essere forte per loro, soprattutto per mia sorella", ha poi dichiarato la donna all'esterno del tribunale.
"Quando ho sentito la pm parlare nello specifico di quella sera, se penso che ero al telefono con Alessandra mentre succedeva tutto. Vivo le cose in due posizioni diverse, quello che ho sentito e quello che stanno raccontando in aula. Ce l'ho sempre in mente. Siamo tutti uniti per chiedere giustizia, perché lei deve avere tutta la giustizia possibile. Se non ce l'avrà lei allora significa che non c'è la giustizia", ha concluso Stefania Matteuzzi. (RaiNews)