Fano. Omicidio Anastasiia Alashri. L'ex compagno Amrallah Mostafa rinviato a giudizio: No al rito abbreviato.
Rischia l'ergastolo Moustafa Alashri, l'uomo che il 13 novembre 2022 uccise a Fano la moglie Anastasiia colpendola 29 volte, per poi nasconderne il corpo nelle campagne alla periferia della città.
La giudice del Tribunale di Pesaro, Antonella Marrone, ha respinto la richiesto di rito abbreviato presentata dall'avvocato del 43enne egiziano, perché il nuovo codice penale ne impedisce l'applicazione per i delitti punibili con il carcere a vita. L'abbreviato, se applicato, prevede lo sconto di un terzo della pena.
Omicidio volontario aggravato, il capo di accusa, al quale si aggiungono l'occultamento di cadavere e i presunti episodi di maltrattamenti e lesioni ai danni della donna. Vessazioni che sarebbero avvenute anche davanti al figlio della coppia. Il bambino, che oggi ha tre anni, è tornato a vivere in Ucraina con i nonni, costituitisi parte civile nel processo.
Anastasiia aveva denunciato il marito due giorni prima dell'omicidio, dichiarando ai Carabinieri di temere di finire all'ospedale o di essere uccisa. Ma il pubblico ministero, che secondo la procedura del codice rosso l'avrebbe dovuta ascoltare entro tre giorni, non aveva fatto in tempo a convocarla in Procura.
Nel corso di un interrogatorio, Alashri ha affermato di non ricordare di aver commesso il femminicidio. Secondo l'uomo, l'arma del delitto era in mano alla moglie, che avrebbe cercato di colpirlo. Coltello poi sottratto dall'indagato che, a quel punto, dice, avrebbe avuto un black out. (Rai News)