Ascoli Piceno. Uccise l'amante Rossella Goffo nel 2010. Alvaro Binni ottiene la libertà per buona condotta.
Ha scontato undici anni di carcere per aver ucciso la sua amante. Da pochi giorni, però, è tornato ad essere un uomo libero. È la storia di Alvaro Binni, l'ex poliziotto ascolano che inizialmente era stato condannato a 15 anni di reclusione, per poi godere di uno sconto di pena.
L'uomo venne arrestato nel 2012 per l'omicidio dell'ex funzionaria della prefettura di Ancona, Rossella Goffo, la cui scomparsa avvenne nel maggio del 2010. Il corpo della vittima fu ritrovato nel gennaio del 2011, in una buca scavata nel terreno nel Bosco dell'Impero, a Colle San Marco.
Per la procura di Ascoli, che coordinò le indagini per ricostruire quello che avvenne tra il 4 e 5 maggio del 2010, quando si persero le tracce della donna, a compiere quel delitto fu Alvaro Binni che con la Rossella Goffo aveva avuto una relazione extraconiugale.
Ad incastrarlo furono soprattutto i tabulati telefonici e una perizia eseguita dagli esperti del Ros e quelli del Ris dei Carabinieri, che analizzando le utenze telefoniche di Binni e le celle telefoniche che vennero impegnate in quei giorni collocò l'uomo nella giornata del 5 proprio nel Bosco dell'Impero.
Nel 2015, la sentenza passò in giudicato con il pronunciamento della Cassazione che confermò la condanna a 15 anni di carcere. Grazie alla riduzione della pena per buona condotta, però, Binni ha già riottenuto la libertà. (di Matteo Porfiri - CentroPagina)