Cerreto d'Esi. Omicidio Titti Marruocco. L'autopsia: "Uccisa con 40 fendenti". Contestata la premeditazione.
Quaranta coltellate per massacrare l'ex moglie. Fendenti al torace, al fianco e soprattutto a un braccio, quello che Concetta "Titti" Marruocco ha utilizzato per cercare di difendersi dalla furia omicida del marito, Franco Panariello.
Sono i primi risultati dell'autopsia che ieri, il medico legale Francesco Paolo Busardò, ha eseguito sul corpo della 53enne uccisa venerdì notte nella sua abitazione di via don Pietro Ciccolini, alle porte di Cerreto d'Esi. L'accertamento, il primo irripetibile ordinato dal pm Paolo Gubinelli, si è svolto all'obitorio dell'ospedale regionale di Torrette.
Il killer, difeso dall'avvocato Ruggero Benvenuto, non ha nominato consulenti di parte. Per quanto riguarda le ferite, alcune sono state inferte con colpi da taglio, altri da punta. Colpi compatibili con il coltello da cucina dalla lama di 15 centimetri, indicato dallo stesso Panariello come l'arma del delitto.
Si tratta di un coltello che il 55enne aveva preso da casa sua, a Cancelli di Fabriano, prima di raggiungere l'abitazione di moglie e figlia. Il capo d'imputazione contestato è omicidio volontario aggravato dai futili motivi, dal legame di parentela con la vittima e dalla premeditazione.
Alla luce dei primi riscontri emersi dall'autopsia, potrebbe anche scattare l'aggravante della crudeltà. (di Federica Serfilippi - Corriere Adriatico)