Lecce. Il caso di Julie Tronet. Un 19enne indagato per violenza sessuale e istigazione al suicidio.

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Lecce. Il caso di Julie Tronet. Un 19enne indagato per violenza sessuale e istigazione al suicidio.

C'è un indagato per la morte di Julie Tronet, la studentessa francese di 21 anni, il cui corpo è stato trovato ormai privo di vita nella serata di domenica scorsa, nell'appartamento che condivideva con un altro ragazzo straniero.

Nel registro degli indagati è stato iscritto il nome di un 19enne della provincia di Brindisi, con il quale la giovane studentessa Erasmus avrebbe avuto un rapporto sessuale non consenziente, pochi giorni prima, poi raccontato ai medici del pronto soccorso dell'ospedale Vito Fazzi.

Il fascicolo, inizialmente, era stato aperto dalla pm Rosaria Petrolo con l'ipotesi di istigazione al suicidio al quale si è aggiunto il reato di violenza sessuale. Nella giornata di oggi, l'autopsia sarà eseguita con annesso esame per la ricerca di tracce biologiche, affidata ai medici legali Alberto Tortorella e Giacomo Mongelli.

L'esame mira a confermare l'ipotesi del suicidio, sostenuta dalle frasi scritte dalla giovane sul diario accanto al cadavere: "Non è colpa di nessuno, non ce l'ho con nessuno perché mi avete tanto amata, ma non ci riesco più, non riesco ad accettare ciò che mi è successo, è troppo difficile per me rimanere sola". Ma anche a verificare se sul corpo ci siano segni di violenza, colluttazioni o qualunque altro elemento che possa far capire cosa è accaduto nelle ore e nei giorni precedenti.

Nel frattempo sono state acquisite le dichiarazioni di numerosi testimoni, tra cui quelle del coinquilino che ha ritrovato il corpo della ragazza, oltre ad alcune amiche dell'Università dove la 21enne leccese era arrivata per conseguire la seconda laurea nell'ambito del programma Double Degree. Acquisite le testimonianze anche di professori e mediatori di UniSalento, dei medici che la sera del 19 ottobre l'hanno visitata dopo che aveva raccontato di aver subito un rapporto non consenziente.

Di un eventuale stupro ci sarebbe traccia sia in un referto medico che nell'annotazione fatta la sera stessa dalla Polizia. Ma Julie non ha poi mai depositato denuncia, né una telefonata allo sportello di sostegno psicologico, di cui lei era anche in possesso del numero. "Ci sono notizie come questa che spezzano il cuore per sempre" ha commentato un'amica, poche ore dopo la sua morte. E numerosi sono stati i messaggi di cordoglio inviati alla famiglia. (di Francesco Oliva - Corriere Salentino)

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