Bologna. Omicidio Isabella Linsalata. Amato in carcere anche per la morte della suocera Giulia Tateo.

Immagine della notizia (Immagine di Maretta Angelini su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Bologna. Omicidio Isabella Linsalata. Amato in carcere anche per la morte della suocera Giulia Tateo.

Arriva una seconda misura cautelare in carcere per Giampaolo Amato, 64enne oftalmologo ed ex medico della Virtus Pallacanestro di Bologna, che si trova già in cella dallo scorso 24 aprile con l'accusa di omicidio premeditato nei confronti della moglie, Isabella Linsalata, che secondo la Procura sarebbe stata uccisa con un mix di farmaci, tra il 30 e il 31 ottobre del 2021.

La nuova misura cautelare, emessa dal Gip su richiesta della Procura ed eseguita dai Carabinieri del nucleo investigativo di Bologna, è relativa stavolta all'omicidio della suocera, Giulia Tateo, reato per il quale Amato era già indagato.

Secondo la procuratrice aggiunta di Bologna, Morena Plazzi e il pm Domenico Ambrosino, che lo scorso settembre hanno chiuso le indagini nei confronti di Amato per entrambi gli omicidi, l'ex medico della Virtus sarebbe infatti responsabile sia della morte della moglie che dell'anziana suocera, quest'ultima uccisa tra l'8 e il 9 ottobre con le stesse modalità della figlia: ovvero somministrandole sostanze sedative e psicotrope, in particolare Sevoflurano e Midazolam.

Amato, per l'accusa, avrebbe commesso gli omicidi, entrambi premeditati, per motivi ereditari, in modo da potere avere nelle sue disponibilità l'appartamento della moglie e quello della suocera, e soprattutto per avere piena libertà nel portare avanti la relazione extraconiugale che intratteneva con un'altra donna. Il 64enne è accusato anche di peculato, in quanto medico dell'Ausl in servizio, e di detenzione illecita delle sostanze stupefacenti o psicotrope utilizzate per commettere i reati. (RaiNews)

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