Vignola. Omicidio Laura Amidei. Franco Cioni condannato a 6 anni: "La uccise per non farla soffrire".
Le tolse la vita soffocandola con un cuscino, durante la notte del 13 aprile 2021 per porre fine alle sofferenze che da anni la costringevano in un letto. Lei, Laura Amidei, 67 anni compromessi da una grave malattia, morì nella sua casa a Vignola in provincia di Modena.
Lui, Franco Cioni, 73enne che con Laura aveva condiviso la maggior parte della sua vita, si costituì ai Carabinieri dopo aver commesso l'omicidio. Il 73enne fu arrestato e confinato ai domiciliari. Ammise, nel corso delle udienze del processo, di avere ucciso la moglie per porre fine alle sue sofferenze, interpretando una volontà della donna seppur mai espressa.
Nell'ultima udienza dibattimentale, tenutasi lo scorso settembre, anche la pubblica accusa aveva chiesto per l'uomo la pena minima, ma trattandosi di un omicidio aggravato per il quale era scattato il Codice Rosso, le attenuanti generiche non avrebbero potuto prevalere sulle aggravanti.
Non fosse che, il 30 ottobre scorso, la Corte Costituzionale si è espressa su un caso analogo (quello di Angelica Salis), avallando di fatto ciò che il legale di Cioni, l'avvocato Simone Bonfante, aveva sempre sostenuto, ovvero che il divieto di prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti, in un caso del genere, fosse incostituzionale.
Stante la pronuncia della Cassazione, la Corte d'Assise si è espressa questa mattina riconoscendo a Franco Cioni tutte le attenuanti chieste dalla difesa. Con il riconoscimento della prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti, l'attenuante del risarcimento del danno e l'attenuante dei motivi di particolare valore morale, la Corte ha stabilito la condanna a 6 anni e due mesi di reclusione per l'imputato. (di Giulia Parmiggiani Tagliati - Today.it)