Cassazione. Maria Sestina fu uccisa dal fidanzato. Definitiva la condanna a 22 anni per Andrea Landolfi.
La Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva la condanna a 22 anni di reclusione per Andrea Landolfi, il 33enne imputato per la morte della fidanzata Maria Sestina Arcuri.
Nel pomeriggio la Procura Generale della Suprema Corte ha chiesto il rigetto del ricorso avanzato dai difensori di Landolfi, l'operatore sociosanitario ed ex pugile che era stato assolto in primo grado e poi condannato in Appello per l'omicidio della compagna 26enne. Maria Sestina era originaria di Nocara in provincia di Cosenza, ma si era trasferita a Viterbo, città dove lavorava come parrucchiera e aveva conosciuto Andrea, con il quale aveva poi iniziato una relazione.
La giovane, secondo l'accusa, era stata lanciata dalle scale della casa della nonna di Landolfi, a Ronciglione (Viterbo) nel corso della notte tra il 3 e il 4 febbraio 2019. La caduta provocò un grave trauma cranico alla vittima che venne ricoverata all'ospedale Belcolle di Viterbo e perse la vita il successivo 5 febbraio.
Secondo la versione di Landolfi, invece, la caduta fu accidentale, così come sostenuto dai legali della difesa che hanno presentato il ricorso in Cassazione dopo la condanna in secondo grado, inflitta dalla Corte d'Appello di Roma, che a sua volta aveva ribaltato la precedente assoluzione stabilita dalla Corte d'Assise di Viterbo.
Ricorso che però, nella serata del 9 novembre 2023, è stato rigettato dalla Corte di Cassazione. Accolta dunque la ricostruzione della pubblica accusa e riconosciuta la responsabilità del 33enne nel cagionare la morte della compagna.