Vimodrone. Stalking sulla nuova ragazza dell'ex compagno. Disposti i domiciliari con il braccialetto elettronico.
Una 22enne dell'hinterland milanese, Miryam Viglianisi, è stata raggiunta nei giorni scorsi da un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip di Monza, Gianluca Tenchio, su richiesta del PM Salvatore Bellomo. Restrizione che l'indagata avrebbe già violato, rendendo necessario un inasprimento della misura, con l'applicazione del braccialetto elettronico.
La 22enne la scorsa estate avrebbe organizzato un incontro chiarificatore con un'altra ragazza, che aveva allacciato una relazione con l'ex compagno di Miryam e padre di suo figlio. Tale ragazza sarebbe stata aggredita nel corso di quell'incontro, soccorsa sanguinante nel parcheggio della fermata della linea verde, a Vimodrone, lo scorso luglio. Ferite che, secondo le accuse, rischiano di procurarle uno «sfregio permanente».
Ma, dopo quell'episodio, la stessa giovane ha subito un'altra aggressione, anche questa riconducibile, stando le indagini dei Carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni, alla 22enne Miryam. L'accusa ipotizzata è quella di stalking. Reato dovuto, secondo gli inquirenti, «all'incapacità di accettare la fine della sua precedente relazione sentimentale» con il ragazzo dal quale la 22enne di origini siciliane ha avuto un figlio.
La vittima, ai militari, ha riferito di aver ricevuto un messaggio via social, nel quale Viglianisi le chiedeva di vedersi per un confronto su quella situazione: «Io avevo intenzione di chiarire, perché rispettavo il fatto che ci fosse un bambino di mezzo». L'incontro però è degenerato: «Sono stata colpita da uno schiaffo sferrato da uno degli amici con cui si era presentata la Viglianisi all'appuntamento, poi sono stata colpita alle spalle, con una bottigliata in testa», ha raccontato.
A quel punto, la vittima con una spinta allontana la rivale, che però torna su di lei. La rissa prosegue a terra, all'ingresso della fermata della metropolitana: «Continuava a colpirmi, poi ho visto il sangue che mi colava su una gamba, avevo i pantaloncini corti».
Il secondo atto si è consumato circa un mese fa. La stessa ragazza stava pedalando lungo una pista ciclabile, sempre a Vimodrone. A un certo punto viene spinta con violenza da qualcuno che non riesce a identificare, e cade al suolo. Per l'urto riporta la rottura di un dente. L'ipotesi è che anche dietro a questo episodio ci sia la 22enne, che è stata sottoposta ai domiciliari.
L'indiziata, davanti al giudice Dario Salerno, all'udienza di convalida dell'arresto, è apparsa molto calma e tranquilla, ma si è avvalsa della facoltà di non rispondere. (di Federico Berni - Corriere.it)