Torreglia. Omicidio Cecchettin. L'appello dei genitori di Turetta: "Filippo consegnati alle forze dell'ordine".
Il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, ha lanciato un appello a Filippo Turetta attraverso microfoni del Tg1 "affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti". "Speravamo di non dover dare questa notizia – ha aggiunto, riferendosi al ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin – ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca".
Anche la famiglia del ragazzo originario di Torreglia (Padova), attraverso il legale Emanuele Compagno, ha lanciato un appello analogo: "Filippo, consegnati alle forze dell'ordine, così puoi spiegare cos'è successo". Al momento il cellulare del ragazzo, sul quale pende un mandato di cattura europeo, è ancora attivo.
Ieri mattina il corpo senza vita di Giulia Cecchettin è stato ritrovato nei pressi del lago di Barcis (Pordenone), dove in questi ultimi giorni si erano concentrate le ricerche degli investigatori di lei e del suo ex fidanzato Filippo Turetta, scomparsi lo scorso 11 novembre. E se la famiglia della 22enne veneziana si stringe nel dolore per il tragico epilogo, resta ancora il mistero su dove sia finito il ragazzo.
La Grande Punto nera (targata FA 015 YE) guidata dal giovane è stata avvistata per l'ultima volta in Austria domenica 12 novembre. A registrarne il passaggio sia il targa-system di Lienz, nel Tirolo orientale, ma anche quello della Carinzia, fanno sapere gli investigatori.
Da lì non ci sono evidenze che sia rientrata in Italia. Secondo il quotidiano austriaco Kronen Zeitung, l'autovettura avrebbe attraversato il confine a Tarvisio e avrebbe proseguito fino a Lienz nel Tirolo orientale passando da Villach. (di Daniela Laganà – Quotidiano Nazionale)