Arezzo. Uccise moglie e suocera. Respinta la richiesta di perizia psichiatrica per Jawad Hicham.
È stata respinta la richiesta di perizia psichiatrica su Jawad Hicham, il 38enne marocchino che nell'aprile scorso uccise a coltellate la moglie Sara Ruschi e la suocera Brunetta Ridolfi. Lo ha deciso la Corte d'Assise di Arezzo, presieduta dal giudice Annamaria Lo Prete.
Nella scorsa udienza in aula sono stati ascoltati i primi due agenti della questura di Arezzo intervenuti sul luogo del delitto. I due avevano risposto alla drammatica chiamata del figlio 16enne della vittima, subito dopo che il padre aveva accoltellato mortalmente le due donne.
L'uomo dopo il delitto andò in strada per chiamare la Polizia da una cabina telefonica, mentre il figlio scappava portando con sé al sicuro la sorellina. In aula sarebbe emerso che i due coniugi si erano scambiati, durante la notte, dei messaggi in chat: lui dal divano, dove dormiva, lei dalla camera.
Secondo quanto riferito dal difensore di parte civile in udienza, la conversazione in chat sarebbe degenerata in insulti e poco dopo l'uomo avrebbe reagito andando a uccidere le due donne. Il duplice omicidio avvenne in un appartamento di via San Lorentino nel centro di Arezzo.
L'uomo venne arrestato dalla Polizia che ha portato avanti le indagini, coordinate dal pm Marco Dioni. I due figli della coppia, entrambi minorenni, sono rappresentati dall'avvocato Alessandra Panduri, e si sono costituiti parte civile e hanno come procuratore speciale il nonno, Enzo Ruschi. (la Nazione)