Salerno. Omicidio Marzia Capezzuti. Condannato a 16 anni il figlio minorenne di Noschese e Vacchiano.
Il giudice del Tribunale per i minori di Salerno ha condannato a 16 anni di reclusione il figlio minorenne di Damiano Noschese e Barbara Vacchiano, i due coniugi accusati dell'omicidio di Marzia Capezzuti, consumatosi a Pontecagnano Faiano nel marzo del 2022.
Il ragazzo di 15 anni avrebbe partecipato al delitto ed era accusato di concorso in omicidio. Secondo le ricostruzioni, si trovava insieme ai genitori Damiano Noschese e Barbara Vacchiano quando, nel marzo del 2022, i due uccisero, strangolandola, la 28enne milanese che ospitavano in casa.
Fu proprio il giovane, per primo, a parlare dell'omicidio della vittima, quando, nel corso di una videochiamata con la sorella Annamaria, disse: "L'amm affugat", l'abbiamo affogata.
E aggiunse che sul corpo – ritrovato in un casolare abbandonato nell'ottobre del 2022 – era stato "buttato" dell'acido. La 28enne, considerata fragile e con disturbi psichici, viveva in casa loro, a Pontecagnano Faiano, nel Salernitano, da quando il fidanzato Alessandro Vacchiano era morto per overdose.
Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, Marzia Capezzuti sarebbe stata vittima – per almeno due anni – di sevizie inimmaginabili: costretta a dormire legata, picchiata, marchiata a fuoco e derubata dei soldi della sua pensione. (di Sara D'Aversa – TAG24)