Caivano. Omicidio Maria Paola Gaglione. Confermata la condanna a 9 anni per il fratello Michele Antonio.
Maria Paola Gaglione, 18enne originaria di Caivano, perse la vita nel settembre del 2020. Lei e il fidanzato Ciro Migliore si trovavano in sella ad uno scooter quando la giovane finì violentemente con la testa contro un tubo di irrigazione, cadendo dal motorino guidato dal compagno ad Acerra.
Inizialmente sembrò un incidente stradale. Poco dopo, però, le indagini evidenziarono che l'incidente era avvenuto nel corso di un inseguimento con il fratello della giovane, Michele Antonio Gaglione, 30 anni, in sella a un altro motorino. L'uomo stava tentando di separare la sorella da Ciro.
L'allora 30enne fu accusato di omicidio preterintenzionale per aver causato la morte della sorella. Successivamente è stato condannato a 9 anni e 6 mesi di reclusione. Due giorni fa è stato rigettato il ricorso in Cassazione presentato del legale della difesa. È stata quindi di fatto confermata la condanna a 9 anni per l'omicidio preterintenzionale della sorella Maria Paola e le lesioni aggravate ai danni di Ciro Migliore.
L'uomo tentava di ostacolare la storia d'amore tra Maria Paola e Ciro. La ragazza voleva aiutare il fidanzato transgender nel suo percorso di transizione. "Io e Paola eravamo amici – riferì ai tempi Ciro davanti ai giornalisti, mentre era ricoverato in ospedale per le ferite riportate – poi abbiamo capito con il tempo che non era più un amicizia, ma amore. Mi disse che mi amava".
In quel luogo Ciro raccontò alla stampa di come il fratello di Maria Paola, in più circostanze, avesse osteggiato la loro relazione, nata nel Parco Verde di Caivano, fino al drammatico inseguimento che portò alla morte della 18enne ad Acerra. (Fanpage)