Spresiano. Omicidio Anica Panfile. Respinta la richiesta di scarcerazione: Battaggia rimane in carcere.

Immagine della notizia (Immagine di BeWeB)

Spresiano. Omicidio Anica Panfile. Respinta la richiesta di scarcerazione: Battaggia rimane in carcere.

Franco Battaggia rimane dietro le sbarre. Il Gip di Treviso, Carlo Colombo, ha infatti respinto l'istanza di scarcerazione del 78enne di Arcade, presentata dal suo avvocato Fabio Crea, che contestava la validità degli effetti giuridici dell'autopsia sul corpo di Anica Panfile, la 30enne uccisa il 18 maggio del 2023 e il cui cadavere venne ritrovato tre giorni dopo in un'ansa del Piave, a Spresiano.

Il legale aveva avanzato l'istanza perché l'esame autoptico, post mortem, si era svolto senza che l'ex primula rossa del Nordest potesse nominare un proprio consulente. Il giudice scrive nell'ordinanza che per Battaggia, nel momento in cui era stato conferito l'incarico per l'accertamento autoptico, non sussisteva nessun elemento che consentiva di ritenere che l'uomo avesse giocato un qualche ruolo nella morta della 30enne romena, per la quale inizialmente era stato ipotizzato il suicidio.

Infatti, nelle prime battute delle indagini, si pensava a un gesto volontario e l'ipotesi di reato era "istigazione al suicidio". Anche se, come scrive il giudice, si trattava di una mera ipotesi. Solo dopo il completamento dell'autopsia si è capito che si stava invece parlando di un omicidio, e Battaggia venne iscritto nel registro degli indagati qualche ora più tardi del responso del medico legale.

Dopo l'esame post mortem, però, il gip Colombo sottolinea (come evidenziato dal pm Valeria Peruzzo) che l'attenzione degli inquirenti non si era posata solo su Battaggia ma anche sul compagno Luigino De Biasi, sull'ex marito Vasile Lungu (già denunciato da Anica per minacce), su un altro soggetto che nel 2019 aveva minacciato la 30enne per una questione di soldi e anche sui due titolari dell'hotel "Due Mori", utilizzato in passato dalla vittima.

L'avvocato Fabio Crea ha già anticipato che ricorrerà immediatamente al Tribunale del Riesame ed, eventualmente, in Cassazione. (di Giuliano Pavan – Il Gazzettino)

Cara/o utente, spero tu abbia apprezzato il contenuto di questa pagina.

FemminicidioItalia.info è un progetto informativo nato nei primi mesi del 2019 dedicato alla raccolta di dati e notizie su casi recenti e passati di femminicidio in Italia, nonché sul fenomeno della violenza sulle donne nel nostro paese.

Nel corso del tempo lo sviluppo del sito è aumentato a dismisura. Le pagine sono diventate centinaia e le voci di approfondimento sono costantemente monitorate per fornire gli ultimi aggiornamenti. Teniamo traccia delle notizie e riportiamo quelle più importanti avendo sempre cura di citare le fonti per ringraziare i giornalisti del loro arduo lavoro.

Tuttavia la gestione del progetto è diventata anche più complessa e dispendiosa. Se credi nella bontà del nostro operato e ti va di contribuire, potresti darci una mano oppure considerare di effettuare una donazione. Anche una piccola somma può significare un grande aiuto affinché il sito rimanga in vita e continui a essere aggiornato. Grazie.