Abano Terme. Omicidio Nicoleta Rotaru: "Aveva paura del marito". Il testamento per l'affido delle figlie.
Da quando si era separata dal marito, continuando a vivere con lui ad Abano Terme nella stessa casa in attesa di un lavoro stabile, Nicoleta Rotaru aveva iniziato ad avere paura per la sua vita a causa dei continui litigi con l'uomo.
Per questo inviava regolarmente gli audio delle liti ai familiari di origine e aveva persino rivelato che aveva intenzione di fare testamento per impedire che le figlie fossero affidate all'ex marito Erik Zorzi, ora accusato del suo omicidio e di aver inscenato un finto suicidio.
La rivelazione arriva dalle amiche della donna che, insieme ai parenti della 39enne, si sono battute affinché il caso non fosse archiviato come suicidio. Come ricostruisce il Gazzettino, la circostanza è stata raccontata agli inquirenti che indagavano sul caso della donna, trovata morta in casa la notte tra il 1º e il 2 agosto 2023, ed è finita agli atti dell'inchiesta che ha portato in carcere Zorzi, con l'accusa di omicidio.
Un'amica della donna infatti ha ammesso di "aver ricevuto la confidenza in merito alla sua intenzione di fare testamento, indicando nell'atto le persone a cui avrebbe voluto fossero affidate le figlie in caso di sua morte", spiega il giudice per le indagini preliminari nell'ordinanza che ha disposto l'arresto per Zorzi.
Una circostanza confermata anche da un'altra amica della vittima. Per entrambe Nicoleta era molto preoccupata per la sua sorte e aveva riferito che, in caso le fosse accaduto, "avrebbe voluto che le figlie non fossero affidate né all'ex, né alla famiglia dell'uomo". (di Antonio Palma – Fanpage.it)