Abano Terme. Omicidio Nicoleta Rotaru: L'audio dell'ultima lite ascoltato a marzo, 7 mesi dopo la morte.
Il condizionale è d'obbligo perché per la certezza si dovrà attendere l'ultimo grado di giudizio. Certo è che quanto contenuto all'interno del telefono di Nicoleta Rotaru, trovata morta ad Abano Terme il 2 agosto 2023, ha portato all'arresto dell'ex marito Erik Zorzi.
La donna da tempo registrava le violente discussioni con l'ex marito e avrebbe registrato anche l'ultima. Questa però, a differenza di altre, non è stata subito recuperata dalle avvocate ingaggiate dalla famiglia di Nicoleta perché rimasta custodita nel cellulare e non trasferita nel cloud.
Le due professioniste, dopo aver sentito il tono violento delle discussioni a disposizione, hanno più volte sollecitato i Carabinieri di Abano affinché il cellulare, posto sotto sequestro, fosse ispezionato per capire se ci potesse essere altro.
Il 29 novembre 2023 l'avvocata Roberta Cerchiaro e la collega Tatiana Vija hanno formalmente chiesto ai militari che il telefono fosse affidato ad un perito, incarico che è stato dato solo a fine gennaio. A metà marzo 2024, dopo aver ascoltato migliaia di file audio, il professionista ha scovato quello che la Procura di Padova e i Carabinieri hanno ritenuto poter essere la prova dell'omicidio.
Da subito familiari ed amici avevano confermato come il rapporto tra i due fosse carico di tensione, e il fatto che lei avesse paura. Ciò nonostante l'uomo, fino al momento del suo arresto, è stato a casa con le figlie di 8 e 13 anni. (RaiNews)