Conegliano. Omicidio Ceschin. Chiesto il rinvio a giudizio per uno degli esecutori e l'intermediaria.
La Procura di Treviso ha notificato nei giorni scorsi la chiusura delle indagini a carico di Jose Mateo Garcia e Kendy Maria Rodriguez, rispettivamente uno dei presunti autori materiali e una degli intermediari del delitto di Margherita Ceschin, la 72enne trovata assassinata il 23 giugno dell'anno scorso nel suo appartamento di Conegliano.
Le posizioni dei due dominicani, per i quali viene chiesto il rinvio a giudizio, erano state stralciate da quelle di Enzo Lorenzon, ex marito della vittima e ritenuto il mandante dell'omicidio, di Sergio Lorenzo, sospettato di essere uno dei due killer dell'anziana, e di Juan Maria Guzman, che avrebbe giocato anche lui il ruolo di intermediario.
Nei confronti di Lorenzon e degli altri due cittadini della Repubblica Dominicana si è già celebrata l'udienza preliminare e il processo inizierà il prossimo 25 ottobre. Per quanto riguarda Kendy Rodriguez e Mateo Garcia (la prima è accusata di concorso in omicidio volontario) in caso di rinvio a giudizio il pubblico ministero Michele Permunian chiederà la riunificazione con gli altri tre imputati.
Kandy Rodriguez (difesa dall'avvocato Marcello Stellin), agli arresti domiciliari a Pavia dopo che era stato respinto il ricorso al Tribunale del Riesame contro la misura cautelare, avrebbe effettuato due versamenti in denaro in favore proprio di Jose Mateo Garcia. Nei giorni immediatamente precedenti al delitto sarebbe inoltre andata personalmente alla stazione ferroviaria di Mestre per prelevare l'uomo.
Dalle numerose intercettazioni sarebbe emerso che la 23enne non solo sarebbe stata a conoscenza della vicenda e dei ruoli dei vari protagonisti, ma avrebbe giocato il ruolo di "mediatrice" nei contatti dei vari soggetti. Nelle conversazioni si evincerebbe chiaramente, con riferimento all'omicidio, come la stessa fosse impegnata a trovare soluzioni per incassare il denaro della "commissione" e fosse ben determinata a non fare individuare né esecutori materiali, né il mandante. (di Denis Barea – TrevisoToday)