Lanciano. Omicidio Annamaria D'Eliseo. Respinta l'istanza: Aldo Rodolfo Di Nunzio rimane in carcere.
Ancora un rigetto per la terza richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Aldo Rodolfo Di Nunzio, il 72enne accusato di aver strangolato la moglie Annamaria D'Eliseo, 60 anni, nel mese di luglio di due anni fa.
L'uomo, ispettore dei vigili del fuoco in pensione, è a processo in Corte d'Assise a Lanciano. Assistito dai legali Alberto Paone e Nicola De Fuoco, si è sempre proclamato innocente, sostenendo di aver trovato la moglie impiccata ad una pignatta del solaio grezzo, nel garage della villetta in cui la coppia risiedeva a Lanciano .
L'autopsia eseguita sul corpo della vittima non ha mai chiarito se si fosse trattato di un suicidio o di un uxoricidio. La donna era impiegata come collaboratrice scolastica in un istituto scolastico, sempre a Lanciano
Gli investigatori, del Ris di Roma e dei Carabinieri del Comando provinciale di Chieti, avevano testimoniato in aula nelle ultime udienze tenutesi lo scorso mese di luglio alla Corte d'Assise di Lanciano.
Secondo i loro rilievi, i cavi elettrici, con cui Di Nunzio sostiene di avere trovato il corpo impiccato della moglie, non avrebbero potuto reggere il peso della donna, superiore a 70 kg. (di Leda D'Alonzo – Telemax)