Gela. Uccide a coltellate la madre di 62 anni, poi si costituisce dalla Polizia e confessa l'omicidio.
Ha ucciso la madre e poi si è consegnato alla Polizia a cui ha confessa il delitto. Erano frequenti in casa le liti tra Francesca Ferrigno, 62 anni, e il figlio primogenito Filippo Tinnirello, 43 anni, che ieri sera, 9 settembre 2024, al culmine dell'ennesima lite in famiglia, ha impugnato il coltello e ha ucciso la madre.
L'uomo, stravolto, è uscito di casa e a piedi si è diretto al vicino commissariato di Polizia. Consegnandosi, ha raccontato in lacrime quanto accaduto poco prima. Nel frattempo i Carabinieri del Reparto territoriale di Gela, che indagano sul fatto, allertati dai vicini di casa, erano già arrivati in via Vitali, nel quartiere Cantina Sociale, nella casa dove i due abitavano.
Secondo quanto è stato ricostruito, l'uomo ha ucciso la madre con due coltellate, una al ventre e una alla gola. Fendenti che si sono rivelati fatali. Quando le forze dell'ordine e il 118 sono arrivati nella casa di via Vitali la donna era già morta.
Tinnirello, disoccupato e con precedenti penali per droga, era seguito dal Dipartimento di salute mentale per i suoi problemi di tossicodipendenza. Il movente del delitto sarebbe proprio da ricercare nel precario stato di salute mentale dell'uomo. A quanto pare tra madre e figlio i litigi erano continui e avvenivano per qualsiasi motivo.
Nella notte Tinnirello è stato interrogato a lungo dai Carabinieri che conducono le indagini. L'uomo ora si trova in carcere. L'arma con cui è stata uccisa la donna è stata sequestrata. (Giornale di Sicilia)