Bolzano. Omicidio Celine Frei Matzohl. Si apre il processo per Omer Cim: "Aveva pianificato il delitto".
Omicidio pluriaggravato. Questo è il capo d'imputazione formulato in Corte d'Assise a Bolzano dalla Pm Francesca Sassani per Omer Cim, il 28enne accusato del femminicidio dell'ex compagna Celine Frei Matzohl.
La vittima, all'epoca 20enne, è stata uccisa la sera del 12 agosto 2023 con lesioni da arma da taglio ed è stata trovata morta a Silandro nell'appartamento di Cim dopo che la madre della vittima, non vedendola rientrare il giorno del suo ventunesimo compleanno, aveva dato l'allarme.
Sull'accusa, che potrebbe costare a Cim l'ergastolo, pesano due aggravanti. In primo luogo il legame con la vittima, con cui l'imputato aveva una relazione affettiva, nata nel dicembre del 2022 e conclusa nel giugno del 2023, dopo una serie di comportamenti possessivi e prevaricatori del giovane.
La vittima aveva infatti già sporto denuncia contro di lui a giugno, dopo che il ragazzo l'aveva percossa e minacciata con le parole, riportate dalla Pm in aula,: "Se io ti avessi voluto uccidere l'avrei fatto adesso". Episodio che aggiunge al capo di imputazione anche le accuse di percosse e minacce aggravate.
La seconda aggravante attiene invece alla premeditazione. Secondo l'accusa Cim avrebbe pianificato nel dettaglio l'omicidio. Prima avrebbe cercato di ottenere una pistola con silenziatore. Poi, non riuscendoci, avrebbe acquistato un coltello da caccia. Secondo l'accusa, alle 18.00 del 12 agosto 2023, Cim avrebbero fatto accomodare Celine Frei Matzohl sul divano per poi di stordirla con un colpo alla testa ed infliggerle le fatali 9 coltellate.
L'imputato avrebbe poi fatto perdere le proprie tracce fuggendo verso l'Austria e, una volta rintracciato dalle forze dell'ordine, avrebbe opposto resistenza e ferito un agente. Episodio da cui gli derivano anche le imputazioni di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. (di Elena Mancini – SALTO)