Vago di Lavagno. Donna di 58 anni si suicida a colpi di pistola. Ferito il figlio della vittima. Indagini in corso.
Una donna di 58 anni è morta, colpita da un'arma da fuoco, in via Galilei a Vago di Lavagno (Verona) nel primo pomeriggio di oggi, 20 settembre 2024.
È stato ferito in modo grave anche il figlio, un 15enne portato via in ambulanza dal 118 all'ospedale di Borgo Trento. Sul posto si è recato il sostituto procuratore di Verona, Paolo Sachar. Dei rilievi si è occupata la Scientifica dei Carabinieri.
È da escludere che a sparare sia stato il marito, un 60enne, come invece avevano riportato precedentemente alcuni lanci d'agenzia. Il delitto si è consumato nella cucina della casa.
Ancora da chiarire la dinamica dell'accaduto. Secondo quanto appreso, da giorni i vicini sentivano litigare madre e figlio. Il sindaco di Lavagno, Matteo Vanzan, ha proclamato il lutto cittadino. (L'Arena)
Aggiornamento. La vittima si chiamava Alessandra Spiazzi. Suo figlio è uno studente di in un liceo della provincia di Verona. Luciano Feltre, invece, è il marito-papà, l'unico che può raccontare cosa sia accaduto nella sua casa, nel pomeriggio del 20 settembre, dopo il rientro da scuola del ragazzo
Alcune persone hanno riferito che forse il giovane ha sparato alla mamma e poi ha cercato di uccidersi, senza riuscirci. E che il papà, in un'altra stanza, quando ha sentito gli spari sarebbe corso in cucina e, di fronte a quell'orrore, ha chiamato immediatamente i soccorsi. Resta il grande punto di domanda sull'arma.
Una pistola, un fucile? Il tenente colonnello Antonio Sframeli non lascia intendere nulla, se non che «al momento non ci sono fermati o indiziati, il capofamiglia è in caserma come persona informata dei fatti. Le indagini sono in corso, la magistratura sta lavorando. È prematuro, al momento, avanzare ipotesi». (L'Arena)
Aggiornamento del 21 settembre 2024. Alessandra Spiazzi, la donna di 58 anni trovata morta in casa a Vago di Lavagno, avrebbe tentato di uccidere il figlio 15enne prima di uccidersi con una pistola detenuta dal padre della donna.
È quanto emerge da una nota della Procura, diffusa dal procuratore Raffaele Tito nella tarda mattina di oggi, 21 settembre, che indica questa come ipotesi più accreditata.
La donna ha sparato alla nuca del ragazzo prima di rivolgere l'Arma contro se stessa. La donna, spiega la nota, soffriva da tempo di problemi di salute. A dare l'allarme era stato il padre, che aveva trovato i due corpi a terra. (L'Arena)