Battipaglia. Omicidio Maria Rosa Troisi. La perizia su Marco Aiello: "Capace di intendere e di volere".
È stata depositata la perizia psichiatrica condotta dalla dottoressa Gabriella Russo su Marco Aiello, l'idraulico 41enne accusato del femminicidio della moglie Maria Rosa Troisi. Secondo la relazione, Aiello era pienamente consapevole di ciò che stava facendo al momento dell'omicidio.
Nella villetta di via Flavio Gioia, in località Lido Lago a Battipaglia, la vittima è stata accoltellata al collo dal marito. Al momento del delitto, la donna era incinta di quattro mesi, un dettaglio confermato dai successivi esami istologici, pertanto la Terza Sezione Penale del Tribunale di Salerno ha deciso di unificare i procedimenti per omicidio volontario e interruzione di gravidanza, imputando a Marco Aiello anche la morte del feto.
Secondo la perizia psichiatrica, Aiello non presenta alterazioni mentali tali da compromettere la sua capacità di comprendere il valore delle sue azioni. Nella valutazione, si legge che l'uomo era "lucido, orientato nel tempo e nello spazio", con un linguaggio fluente e una capacità ideativa superiore alla media.
Tuttavia, il rapporto descrive anche un distacco emotivo rispetto a quanto accaduto, con l'imputato che tende a giustificare le proprie azioni e a deresponsabilizzarsi, attribuendo la colpa alla vittima.
È emerso anche un profilo narcisista di Aiello: un uomo concentrato su sé stesso, che ha cercato di suscitare ammirazione, raccontando i propri successi lavorativi e mostrando indifferenza verso le norme sociali. Secondo la dottoressa Russo, Aiello non presenta segni di panico o fobie, ma tende a minimizzare il proprio coinvolgimento e a giustificare i suoi comportamenti. (di Gianpiero Felace – Il Meridiano News)