Altavilla Milicia. Uccise la moglie e due figli: Scarcerato perché totalmente incapace di intendere e di volere.

Immagine della notizia (Immagine di Chiosa su Wikimedia Commons — CC BY-SA 3.0)

Altavilla Milicia. Uccise la moglie e due figli: Scarcerato perché totalmente incapace di intendere e di volere.

È totalmente incapace di intendere e di volere Giovanni Barreca, il muratore di Altavilla Milicia (Palermo) che, con la figlia minorenne e una coppia di amici, lo scorso febbraio, ha torturato e ucciso la moglie Antonella Salamone e i figli Kevin, 15 anni, ed Emanuel di 5.

Una strage consumata al culmine di un folle rito di liberazione dal demonio confessata dall'uomo poche ore dopo i delitti. La Procura di Termini Imerese, che ha indagato sulla vicenda, ha disposto una perizia psichiatrica su Barreca che, dalla cella, ha continuato a farneticare della presenza del demonio tra i suoi congiunti e della necessità di salvarli con una sorta di esorcismo.

E il responso dei consulenti è arrivato: l'indagato è affetto da problemi psichici tali da pregiudicarne la lucidità mentale. Giudizio che determinerà la scarcerazione di Barreca, già disposta dal gip con il ricovero in una Rems, una struttura che ospita le persone con patologie mentali, verosimilmente l'impossibilità di sottoporlo a un processo e la dichiarazione di non imputabilità.

In attesa che si trovi una struttura idonea – in Sicilia ce ne sono tre – Barreca dovrebbe restare in carcere. Sulla capacità di intendere e di volere della figlia, anche lei rea confessa delle torture e dei delitti, si pronunceranno i periti il prossimo 7 novembre, data in cui la ragazza, detenuta dal suo arresto, comparirà davanti al gip dei minori.

L'autorità giudiziaria non nutre, invece, dubbi sulla lucidità mentale dei due complici Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia incontrata da Barreca e da Salamone durante gli incontri di preghiera.

I due hanno sempre sostenuto di non aver partecipato ai delitti, ma di aver solo aiutato i Barreca a liberarsi dalle presenze demoniache con preghiere e hanno raccontato di aver lasciato la villetta della famiglia prima degli omicidi. Ma l'analisi dei tabulati telefonici – i cellulari della coppia hanno agganciato le celle dell'area in cui si trova l'abitazione dei Barreca, nelle ore della strage – li ha smentiti. (lasiciliaweb)

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