Salerno. Omicidio Anna Borsa. Il killer in aula: "La memoria di ciò che ho fatto deve restare per sempre".
È stato richiesto l'ergastolo per Alfredo Erra, il 42enne accusato dell'omicidio della sua ex fidanzata Anna Borsa, avvenuto il 1° marzo 2022 in un salone di bellezza di via Tevere a Pontecagnano. La requisitoria della pm Marinella Guglielmotti, tenutasi ieri davanti alla Corte d'Assise di Salerno, ha sancito una linea durissima contro l'imputato, accusato di aver premeditato il delitto.
Durante l'udienza, Erra ha espresso dichiarazioni spontanee che hanno suscitato reazioni di incredulità e sdegno. "La memoria di ciò che ho fatto deve restare per sempre ed essere un monito", ha affermato, lasciando intendere il desiderio di diventare un esempio per sensibilizzare sulla violenza di genere.
A questo scopo, ha persino manifestato l'intenzione di essere intervistato dalla trasmissione televisiva Le Iene, con l'idea di raggiungere e "salvare" altri uomini che potrebbero trovarsi in situazioni simili. Questa sorprendente dichiarazione ha scatenato critiche severe, considerando che si tratta dello stesso uomo che non esitò a togliere la vita ad Anna Borsa in modo brutale.
La lettera letta dall'imputato in aula, composta da pensieri sparsi e scritta su fogli di protocollo, è stata ritenuta da molti un tentativo di costruire una narrazione difensiva più morbida. Erra ha raccontato di aver acquistato la pistola per togliersi la vita davanti alla sua ex, affermando di aver perso la lucidità di fronte allo "sguardo gelido" della giovane quel tragico giorno.
Tuttavia, tale versione contrasta con i fatti emersi dalle indagini, che evidenziano una lunga storia di persecuzioni e molestie da parte dell'imputato nei confronti della vittima. La pm Guglielmotti ha sottolineato come, proprio tramite i messaggi inviati da Anna Borsa alle amiche e al suo fidanzato Alessandro Caccavale, si sia potuto ricostruire un quadro di reiterate vessazioni. (Giornale del Cilento)