Milano. Omicidio Giulia Tramontano. Chiesta la condanna all'ergastolo per Alessandro Impagnatiello.
La procuratrice aggiunta di Milano, Letizia Mannella, e la pm Alessia Menegazzo, hanno chiesto la condanna all'ergastolo per Alessandro Impagnatiello, l'ex barman 31enne accusato di avere ucciso nel maggio 2023 l'ex fidanzata Giulia Tramontano, incinta di sette mesi.
Impagnatiello, che ha espresso la volontà di non essere fotografato né ripreso dalle telecamere, è accusato di omicidio volontario pluriaggravato, interruzione non consensuale di gravidanza e occultamento di cadavere.
Nell'udienza di oggi, dinanzi alla prima Corte d'Assise di Milano, i giudici hanno reso note «le tappe fondamentali di un viaggio nell'orrore – ha detto la pm –. Un orrore che ha portato all'omicidio di Giulia Tramontano e del suo bambino, trucidati con 37 coltellate con inaudita violenza il 27 maggio del 2023».
Durante la requisitoria, Menegazzo ha inoltre sottolineato come il femminicidio sia stato «solo l'epilogo drammatico di un piano omicidiario iniziato molti mesi prima». Si è trattato, a detta della giudice, di «un progetto mortale a lungo premeditato» per uccidere la ex compagna.
«L'imputato – ha continuato – programmava da mesi l'omicidio, tentando di eliminare madre e figlio con la somministrazione di veleno». Impagnatiello, ha affermato Menegazzo, «non ha mai collaborato con le indagini, neanche in questa aula, ha sempre e solo detto menzogne, sia al gip, sia a noi pm».
«Gli psichiatri sentiti in questo processo hanno bene spiegato il rischio di serialità. Il primo omicidio è disordinato, gli altri sono più razionali e organizzati», ha precisato la pm in uno dei passaggi della requisitoria. La giudice ha infine spiegato che «Impagnatiello disse a un collega che non ci sarebbero più stati ostacoli alla sua relazione con l'altra donna, questo è il movente dell'omicidio, Giulia e Tiago erano diventati per lui degli ostacoli». (Open)