Taurisano. Omicidio Aneta Danelczyk. Chiesto il rinvio a giudizio: "Galati capace di intendere e di volere".
È fissata per il 23 gennaio 2025 l'udienza preliminare a carico di Albano Galati, il 56enne di Taurisano, in carcere per l'omicidio della moglie Aneta Danelczyk, la donna di 49 anni di origini polacche, ammazzata con oltre venti coltellate nella sua abitazione di via Corvaglia.
L'udienza preliminare è fissata davanti al giudice Alcide Maritati. Gli avvocati difensori dell'imputato, i legali Luca Puce e Davide Micaletto, potrebbero avanzare la richiesta del rito abbreviato, nonostante una serie di aggravanti ne precluderebbero l'accesso.
L'uomo, da tempo trasferito nel carcere di Foggia dopo un'aggressione di un medico nel penitenziario di Borgo San Nicola, deve difendersi dalle accuse di omicidio aggravato dal vincolo coniugale e tentato omicidio, così come messo nero su bianco dagli inquirenti.
Galati, con un passato da netturbino, aveva abbandonato il tetto coniugale dopo vent'anni di matrimonio. Da tempo, poi, l'uomo si rivolgeva ai Sevizi sociali del paese per chiedere buoni spesa. Sulle sue condizioni di salute, è stata successivamente eseguita una perizia per valutare le condizioni psicofisiche al momento del delitto.
Per le conclusioni del professore Roberto Catanesi, docente di Psicopatologia forense presso l'Università di Bari, incaricato dal tribunale di Lecce (gip Giulia Proto), l'omicida era pienamente capace di intendere di volere così come perfettamente in grado di sostenere un processo.
Gli accertamenti, nelle fasi delle indagini, sui telefonini del neo imputato non fecero emergere elementi per contestare l'aggravante della premeditazione. I figli della coppia sono seguiti dall'avvocata Francesca Conte e potranno costituirsi parte civile. (F.Oli. – Corriere Salentino)