Perugia. Omicidio Marielle Soethe. "La componente sessuale ha avuto un ruolo determinante nel delitto".
Il movente sessuale dietro l'omicidio di Marielle Soethe è lo scenario descritto dal sottufficiale dell'Arma dei Carabinieri, Maurizio Inangeri, del Reparto analisi criminologiche di Roma, sentito ieri mattina nel corso del processo a Cristian Francu, il 51enne accusato di aver violentato e ucciso a Pistrino di Citerna, nel dicembre del 2022, la 71enne vicina di casa.
Davanti ai giudici della Corte d'Assise di Perugia, il maresciallo del Racis – che nel corso delle indagini si è occupato del «criminal profiling» dell'allora ignoto autore del reato – ha spiegato che «la componente sessuale ha avuto un ruolo determinante nell'omicidio»: «Probabilmente l'assassino non aveva intenti omicidiari – sono state le sue parole – ma ha aggredito la donna al momento del rifiuto per il suo interesse sessuale, poiché le pulsioni erano molto forti».
«Il medico legale ha individuato lesioni a livello vaginale. La componente sessuale ha avuto un ruolo determinante in questo delitto, forse il rifiuto è stata la motivazione scatenante – ha proseguto Inangeri –. L'assassino potrebbe aver avuto precedenti fantasie sessuali che ha deciso di mettere in atto».
Il testimone ha poi parlato del fenomeno dell'«undoing» che in criminologia rappresenta la modificazione del luogo in cui è stato commesso un crimine: «L'autore del crimine ha coperto la vittima per lenire il proprio senso di colpa dopo aver agito con violenza nel corso di un'azione efferata e veloce. Questo indica una relazione preesistente tra l'assassino e la persona uccisa».
In avvio di udienza è stato anche sentito l'endocrinologo Carmine Fanelli, che nei giorni scorsi, su ordine del tribunale, ha visitato l'imputato. Secondo il perito, le condizioni di salute di Francu non sono compatibili con la detenzione in carcere. (di Enzo Beretta – Umbria 24)