Bolzano. Omicidio Celine Matzohl. La ricostruzione dei Carabinieri: "Uccisa in 4 minuti e 22 secondi".
L'omicidio di Celine Frei Matzohl si è consumato in quattro minuti e 22 secondi. È quanto testimoniato ieri in aula, alla Corte d'Assise di Bolzano, dal comandante del Nucleo investigativo dei Carabinieri, Ferdinando Nasta. La ragazza, all'epoca 21enne, è stata uccisa a coltellate la sera del 12 agosto 2023 e trovata morta a Silandro nell'appartamento dell'ex compagno Omer Cim, imputato di omicidio pluriaggravato.
Dinanzi alla Corte, presieduta dal giudice Stefan Tappeiner, sono state ascoltate le voci di diversi membri delle forze dell'ordine che hanno lavorato al caso. Dopo che la madre ha denunciato la scomparsa della figlia, gli agenti, a conoscenza dei comportamenti prevaricatori dell'ex compagno, si sono recati a casa di Omer Cim, dove hanno rinvenuto il cadavere della vittima.
Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso le entrate e le uscite dal condominio tra il 12 ed il 13 agosto, durante la sera dell'omicidio. Dai video emerge infatti che Celine Frei Matzhol è entrata nell'abitazione di Cim alle 18:46. Alle 18:58 la videosorveglianza mostra Cim uscire dall'appartamento con una mano coperta da un sacchetto e recarsi verso la macchina. In questi 4 minuti e 22 secondi, secondo gli inquirenti, Cim avrebbe ucciso la ex compagna colpendola al collo e al petto con il coltello da caccia.
Secondo Nasta, il momento di svolta che ha portato alla "escalation di violenza" è stata la notifica dell'avviso della denuncia di Frei Matzohl, che aveva sporto contro di lui per le minacce e le percosse ricevute il precedente 17 giugno. Da lì in poi la relazione tra i due era diventata clandestina. (di Elena Mancini – SALTO)