Catanzaro. Omicidio Angela Petrachi. Accolta l'istanza di revisione: Ci sarà un nuovo processo per Camassa.
Ci sarà un processo bis per Giovanni Camassa, l'agricoltore di 57 anni condannato nel febbraio del 2012 all'ergastolo per l'omicidio di Angela Petrachi, una sua conoscente, di 26 anni più giovane, residente a Melendugno, così come il presunto assassino.
La Corte d'Appello di Catanzaro ha accolto l'istanza depositata dall'avvocato Ladislao Massari, e ha disposto un nuovo approfondimento dibattimentale che si focalizzerà, in particolare, su una consulenza tecnica sul DNA ritrovato sui resti della donna.
Nell'ordinanza in cui i giudici calabresi hanno disposto la riapertura del caso, si legge che "gli accertamenti condotti dal consulente della difesa di Camassa hanno evidenziato, attraverso il ricorso a metodi di indagine più moderni ed evoluti, da un lato la possibilità di isolare tracce biologiche sui reperti ed estrarre il Dna nonostante il lungo tempo trascorso, dall'altro la possibilità di identificare profili genetici possibilmente rilevanti".
"Tali accertamenti – prosegue l'ordinanza – hanno evidenziato in particolare l'assenza sui reperti di tracce biologiche riconducibili a Camassa e, viceversa, hanno individuato un profilo genetico riconducibile a G.S. – l'ex marito della vittima – in due tracce biologiche miste riscontrate sulle calze in nylon indossate dalla vittima al momento del ritrovamento del cadavere".
Il passaggio conclusivo dell'ordinanza potrebbe aprire scenari inediti sulla vicenda: "Si tratta di dati probatori rilevanti nella prospettiva sollecitata dalla difesa e che meritano di essere approfonditi in contraddittorio nel giudizio di revisione, evenienza che dunque legittima l'istanza di revisione".
"La Corte di Appello di Catanzaro si è conformata a quanto disposto dalla Cassazione, e quindi si tratta di un esito prevedibile – ha commentato l'avvocato Silvio Verri, legale dei familiari della donna – in ogni caso, riteniamo che gli accertamenti che verranno certamente disposti non apporteranno elementi di novità sostanziale, tali da ribaltare l'esito del processo di Lecce, fermo restando che anche le parti civili hanno interesse all'accertamento della verità". (di F.Oli. – Corriere Salentino)