Modena. Omicidio Alice Neri. Gaaloul si difende: "Siamo stati insieme, poi mi ha chiesto di scendere".

Immagine della notizia (Immagine di Mongolo1984 su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Modena. Omicidio Alice Neri. Gaaloul si difende: "Siamo stati insieme, poi mi ha chiesto di scendere".

"Quella notte le ho chiesto un passaggio a casa e lei ha accettato. Mi ha chiesto di trascorrere del tempo con lei, non voleva tornare a casa. Siamo andati su un argine vicino alla fabbrica, ci siamo baciati e abbiamo avuto un rapporto sessuale. A un certo punto mi ha chiesto di scendere dall'auto e io me ne sono andato. Ho dormito vicino a un garage sotto la pioggia".

Sono state queste le parole pronunciate ieri in aula – dinanzi alla Corte d'Assise di Modena – da parte di Mohamed Gaaloul, il 31enne tunisino unico imputato per l'omicidio di Alice Neri, la donna di 32 anni trovata morta carbonizzata nella sua auto il 17 novembre 2022 nelle campagne di Concordia sul Secchia.

Dopo alcuni giorni di latitanza, Gaaloul fu arrestato in Francia, accusato di essere il responsabile del delitto. E ieri il 31enne ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee, raccontando la propria versione dei fatti e ribadendo ancora una volta la sua innocenza. Poi ha risposto alle domande del suo difensore e quelle della presidente della Corte, Ester Russo.

Proprio la giudice Russo ha chiesto all'imputato di spiegare quella che sembrerebbe un'enorme coincidenza: "Siete stati insieme fino alle 5 della mattina – ha detto – ci ha raccontato di essere stato scaricato per strada e poi Alice Neri è stata trovata morta proprio nel posto che lei conosceva bene".

"Anche io voglio sapere la verità – ha replicato il 31enne –. Dopo due anni non ho ancora capito come sia morta". In aula erano presenti anche il fratello e la madre di Alice Neri, oltre a Luciano Garofano, l'ex comandante dei Ris di Parma che fa parte del pool di consulenti delle parti civili. (di Eleonora Panseri – Fanpage)

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