Giussano. Sottoposto a divieto di avvicinamento, accoltella la ex. Un anno fa aveva tentato di sfregiarla.
A chiedere l'intervento dei soccorsi è stata direttamente lei, con una telefonata al 112 verso le 13.30 di ieri, lunedì 9 dicembre 2024. Si tratta di una giovane donna di 24 anni, ferita alla schiena nel parcheggio esterno di un centro commerciale a Giussano in provincia di Monza-Brianza.
La vittima era abbastanza lucida da fornire gli elementi decisivi per arrivare al responsabile: «È stato il mio ex. È successo ancora», dice ai Carabinieri della compagnia di Seregno. I militari hanno trovato il coltello usato per l'aggressione nelle immediate vicinanze della macchina della giovane. È stato così diramato un ordine di ricerca per Said Cherrah: il 25enne di origini marocchine che si è consegnato in seguito ai militari, dopo essersi consultato con il proprio legale.
Il giovane è stato arrestato per tentato omicidio. Si tratta dello stesso individuo che aveva distrutto la macchina della 24enne nel 2022 e che, soprattutto, l'aveva aggredita a novembre di un anno fa, lanciandole addosso dell'acido muriatico.
La vittima, in quella occasione, se l'era cavata solo grazie all'aiuto di alcuni passanti. Il fatto era avvenuto per strada a Erba (Como), poco distante dal luogo dell'accoltellamento di ieri dove i due, secondo quanto riferito, si erano dati appuntamento.
In attesa che le indagini chiariscano tutta la vicenda, è emerso infatti che lei aveva acconsentito a incontrarlo nuovamente. Si è presentata in auto e ha parcheggiato nella zona più defilata dello spiazzo che conduce al grande magazzino aperto, proprio all'uscita di Giussano della statale 36. Lui è arrivato sul posto, malgrado fosse sottoposto agli arresti domiciliari senza applicazione del braccialetto elettronico, ma con il divieto di avvicinamento.
Nel corso dell'incontro, la giovane è rimasta ferita. I soccorsi avvengono in codice rosso, ma fortunatamente le sue condizioni si rivelano meno gravi: ne avrà per 21 giorni. Cherrah, nel frattempo, è tornato a casa e ha chiamato il suo avvocato. Sarà l'autorità giudiziaria pavese a disporre i primi provvedimenti nei suoi riguardi, per poi trasmettere gli atti a Monza. (di Federico Berni – Corriere.it)