San Sperate. Omicidio Francesca Deidda. Depositata l'autopsia: Igor Sollai verso il rinvio a giudizio.

Immagine della notizia (Immagine di shardana13 su Wikimapia e Wikimedia Commons — CC BY 3.0)

San Sperate. Omicidio Francesca Deidda. Depositata l'autopsia: Igor Sollai verso il rinvio a giudizio.

È stata depositata l'autopsia effettuata nelle scorse settimane sul corpo di Francesca Deidda, la 42enne scomparsa il 10 maggio 2024 da San Sperate, nel Cagliaritano, i cui resti sono stati trovati il successivo 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125. A ucciderla è stato il marito, Igor Sollai. L'uomo, lo scorso mese di novembre, ha confessato in carcere.

"Questo dell'autopsia era l'ultimo tassello mancante, giunto perfettamente nei termini. Con il ricomponimento definitivo dei poveri resti di Francesca, ora si potrà decidere la data del funerale", ha spiegato a Fanpage.it l'avvocato Gianfranco Piscitelli, legale del fratello della vittima, Andrea, che ha anche aggiunto che "a momenti arriverà il rinvio a giudizio per Sollai. L'appuntamento a mio avviso non potrà che essere in Corte d'Assise".

Solo qualche giorno fa, in occasione del Natale, l'avvocato Piscitelli aveva condiviso un lungo messaggio sul proprio profilo Facebook: «Per Andrea Deidda oggi non è Natale: un velo di tristezza offusca la gioia di queste festività. L'assenza di sua sorella Francesca e la certezza del non ritorno si fa sentire profondamente, lasciando un vuoto incolmabile. Giustizia e Verità per Francesca sono oramai affidati ad uomini che giudicheranno con i codici. Andrea, a cui sono vicino non come avvocato di fiducia, ma come un fratello maggiore, non mi trasmette desideri di vendetta. Ma mi guarda triste ed indifeso e si chiede, mi chiede, "perché!"».

Secondo i risultati dell'autopsia, Francesca Deidda ha cercato di difendersi dai colpi, almeno 8, che il marito le aveva inferto alla testa con un martello, come dimostra la presenza di alcuni traumi sulle dita. Sollai aveva riconosciuto l'arma del delitto e indicato il punto dove aveva gettato il martello: sotto al ponte della Scafa.

Dagli accertamenti è arrivata anche la conferma che il cadavere è stato abbandonato quasi subito nelle campagne tra Sinnai e San Vito, un particolare già emerso con le risultanze ottenute dall'entomologo e dalle tracce di piante e terra repertate nel punto in cui è stato trovato il corpo. Sollai si trova in carcere a Uta con le accuse di omicidio volontario premeditato aggravato e occultamento di cadavere. (di Ida Artiaco – Fanpage.it)

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