Latina. La testimonianza di Desyrée Amato in aula: "Volevo lasciare Sodano, ma lui non lo accettava".
È stato il giorno di Desyrée Amato, l'ex compagna di Christian Sodano, il maresciallo della Guardia di Finanza che, il 13 febbraio dello scorso anno, uccise a Cisterna di Latina Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, la madre e la sorella della sua ex.
Nell'aula della Corte d'Assise di Latina, sono state ascoltate le parole della giovane che, come da lei richiesto, è stata protetta da un paravento di legno per non guardare in faccia Sodano, anche oggi presente in tribunale.
Desyrée Amato ha ricostruito il loro rapporto, quelle ore che hanno preceduto il duplice femminicidio. "Era geloso", ha raccontato, aggiungendo che lui non voleva che lei uscisse con la sua amica e voleva che la bloccasse sul cellulare. "Se salutavo un amico, poi mi accusava di avergli mancato di rispetto", ha riferito la giovane.
Nel corso della testimonianza ha ripercorso gli ultimi cinque mesi della loro relazione, tra cui il viaggio a Cuba una settimana prima che sparasse alla mamma e alla sorella. Viaggio nel quale c'era anche la sua famiglia. Quel 13 febbraio lei lo voleva lasciare, ma lui continuava a dirle: "sei sicura?".
La ragazza ha riportato anche il contenuto dei messaggi che il suo ex fidanzato le aveva scritto. "Domani faccio una strage, non mi ferma nessuno". Già a novembre, ha aggiunto Desyrée, lui le aveva chiesto se voleva che facesse del male a lei o alla sua famiglia. Sodano le aveva precedentemente inviato una foto con un'arma puntata verso di lui al collo, con la scritta "Lo faccio". L'imputato è accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione. (Rai News)