Roma Ostia. Omicidio Angelina De Souza. Dorin Nemtelea rinviato a giudizio senza rito abbreviato.

Immagine della notizia (Immagine di Mac9 su Wikimedia Commons — CC BY-SA 2.5)

Roma Ostia. Omicidio Angelina De Souza. Dorin Nemtelea rinviato a giudizio senza rito abbreviato.

È stato rinviato a giudizio il 42enne moldavo Dorin Nemtelea, accusato della morte di Angelina Soares De Souza, la 46enne brasiliana da anni residente a Colli del Tronto (Ascoli Piceno) dove aveva convissuto con un sambenedettese (dalla relazione era nata una figlia, affidata al padre naturale).

Nemtelea è chiamato a rispondere di omicidio volontario aggravato dal legame affettivo che aveva con la donna. Ieri la giudice per le udienze preliminari della sesta sezione del tribunale di Roma, Simona Calegari, ha respinto la richiesta dell'imputato (presente in tribunale) di essere processato con rito abbreviato, in quanto impedito dalla contestazione dell'aggravante del vincolo familiare, avendo avuto una relazione affettiva con la vittima.

Durante l'udienza gli avvocati Umberto Gramernzi e Silvia Morganti hanno depositato la costituzione di parte civile per le figlie e le sorelle della vittima; ammessa anche la costituzione dell'associazione "Insieme a Marianna" di Roma. La donna di origini brasiliane è morta sul colpo a seguito del tragico volo dal terrazzo di un palazzo e l'impatto a terra.

Del suo omicidio, avvenuto il 4 aprile 2024 a Ostia, si è autoaccusato Dorin Nemtelea, l'uomo con il quale aveva una relazione, che però all'epoca non aveva saputo fornire i particolari dell'accaduto. Quella mattina il cadavere della 46enne fu trovato a terra ad alcune persone. La donna era precipitata da un terrazzo del palazzo in via Fasan ad Ostia. Nemtelea inizialmente ha riferito di un gesto volontario di Angelina De Souza; una versione che si è subito scontrata con il racconto di alcune delle poche persone presenti a quell'ora nel palazzone che hanno riferito di furibonde liti fra i due.

Messo alle strette, Nemtelea ha poi confessato di averla uccisa, senza però scendere nei particolari della dinamica del tragico evento. Inizialmente si era ipotizzato che fosse stata prima strangolata e poi gettata nel vuoto, in strada, quando era già morta. Invece la Procura, preso atto dei risultati completi dell'autopsia, ha ipotizzato che sia stata gettata nel vuoto dal compagno quando era ancora viva e che sia morta per l'impatto con l'asfalto. (di Peppe Ercoli – il Resto del Carlino)

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