Pistoia. Studentessa molestata: Un docente ai domiciliari. La preside avrebbe ostacolato le indagini.

Immagine della notizia (Immagine di Stefano Sansavini su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Pistoia. Studentessa molestata: Un docente ai domiciliari. La preside avrebbe ostacolato le indagini.

Un docente di un istituto superiore della provincia di Pistoia e la preside dello stesso istituto sono finiti agli arresti domiciliari. Il primo, a cui è stato anche applicato il braccialetto elettronico, è accusato di violenza sessuale su una minorenne, aggravata dal contesto scolastico. La seconda, invece, per favoreggiamento personale (art. 378 del Codice Penale), poiché avrebbe aiutato il docente a eludere le investigazioni.

Le misure cautelari nei confronti dei due sono scattate lo scorso venerdì, su ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari Luca Gaspari, al termine del lavoro d'indagine portato avanti dai Carabinieri e diretto dalla sostituta procuratrice Chiara Contesini. Il docente è difeso dall'avvocato Andrea Mitresi del foro di Pistoia; la dirigente scolastica, invece, è assistita dall'avvocato Andrea Niccolai del foro di Pistoia.

Le indagini sono partite a seguito della denuncia presentata dalla mamma della studentessa minorenne, che avrebbe trovato sul cellulare della figlia delle chat dal contenuto esplicito con il docente. A quel punto, secondo quanto trapelato, la giovane avrebbe raccontato agli inquirenti di essere stata costretta a subire dei palpeggiamenti al fondoschiena nell'ambiente scolastico da parte del professore, che in un paio di occasioni avrebbe anche provato a baciarla, sempre a scuola.

Il docente, contestualmente alla misura cautelare, è anche stato sospeso dal Provveditorato. Per quanto riguarda il coinvolgimento della dirigente scolastica, invece, l'accusa sarebbe sostanzialmente quella di aver ostacolato le indagini in corso, anche attraverso una segnalazione pregiudizievole della presunta vittima delle violenze. Non solo: secondo altre fonti, la stessa avrebbe indebitamente avvertito il professore della denuncia che pendeva sulla sua testa, proprio durante lo svolgimento del lavoro degli inquirenti.

I fatti in questione si sarebbero svolti a partire dallo scorso mese di novembre, fino a pochi giorni prima della conclusione dell'indagine portata avanti dai Carabinieri. La vicenda è inevitabilmente trapelata tra le mura dell'istituto coinvolto, generando un misto di incredulità, stupore e preoccupazione tra docenti e studenti. Appare probabile, vista la situazione in essere, che si andrà verso uno stravolgimento nell'assetto scolastico degli istituti diretti dalla preside, che a sua volta sarebbe stata sospesa dall'incarico. (di Alessandro Benigni – La Nazione)

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