Fornaci di Barga. Omicidio Maria Batista Ferreira. Vittorio Pescaglini rinviato a giudizio: "Non c'è vizio di mente".
Vittorio Pescaglini è stato rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio volontario aggravato dal rapporto di coniugio, ma senza l'aggravante della premeditazione. Lo ha deciso il gup Alessandro Trinci.
Il 55enne (attualmente ai domiciliari) aveva ucciso l'ex compagna Maria Batista Ferreira, 51enne brasiliana, all'esterno dell'hotel Gorizia a Fornaci di Barga. La donna era stata aggredita mortalmente con quattro pugnalate, nel corso del pomeriggio del 26 febbraio 2024.
Il difensore dell'imputato, l'avvocato Gianmarco Romanini, aveva sollecitato una perizia psichiatrica per il suo assistito chiedendo la valutazione della capacità di intendere e volere al momento del fatto. Il consulente nominato dal gip ha concluso la sua relazione per l'assenza di vizio di mente, parziale o totale. Pescaglini era in sé quando uccise la donna da cui si stava separando. E ora affronterà il processo in cui rischia una condanna all'ergastolo.
La Procura (pm Paola Rizzo) contesta all'operaio di Vergemoli, oltre all'aggravante di aver ucciso la moglie per il vincolo di parentela, la preordinazione dell'omicidio che è cosa diversa dalla premeditazione. Pur nella volontarietà del gesto, l'operaio non avrebbe, quindi, pianificato il delitto con un ragionevole lasso di tempo da tradurre come scelta premeditata.
Secondo gli inquirenti, dunque, lo scatto d'ira sarebbe stato maturato nel giro di poche ore, dopo l'ennesimo litigio al telefono con la moglie da cui voleva separarsi. (di Pietro Barghigiani – Il Tirreno)