Alatri. Uccise la moglie Alessandra Agostinelli nel 2014: Emiliano Frocione scarcerato per la terza volta.
È stato nuovamente scarcerato Emiliano Frocione, l'uomo di 47 anni condannato per aver ucciso a coltellate la moglie Alessandra Agostinelli nella villetta di famiglia ad Alatri, in località Basciano, il 9 settembre del 2014.
A stabilirlo è stato un provvedimento della Procura generale presso la Corte d'Appello di Roma, che ha accolto il ricorso presentato dal suo legale Tony Ceccarelli. È stata così ripristinata la misura alternativa della detenzione domiciliare in una struttura del Reatino, nonostante lo scorso fine settimana i Carabinieri di Alatri avevano dato esecuzione a un ordine di carcerazione nei confronti del 47enne, emesso dalla Procura.
L'omicidio di Alessandra Agostinelli era stato scoperto dal figlio 14enne della coppia, appena rientrato a casa da una partita di calcetto. Frocione, già condannato in via definitiva a 14 anni di reclusione, era stato inizialmente incarcerato a Rebibbia, dove aveva tentato più volte il suicidio. A causa di una diagnosi di sindrome psicotica, ottenuta grazie alla documentazione presentata dall'avvocato Ceccarelli, l'uomo era stato trasferito in una comunità terapeutica del Cassinate.
I medici avevano però ipotizzato una simulazione dei disturbi per evitare la detenzione. Per questo l'omicida fu riportato in carcere, prima a Cassino, poi di nuovo a Rebibbia, dove tornarono a manifestarsi le intenzioni suicide. I vari tentativi di farla finita avevano portato, nel 2020, a una seconda scarcerazione con la concessione della detenzione domiciliare in comunità.
Negli ultimi mesi, tramite un altro legale, l'uomo aveva avanzato la richiesta di affidamento ai servizi sociali, ma il Tribunale di sorveglianza di Roma aveva rigettato l'istanza, ritenendo assente ogni prospettiva di reinserimento sociale. Analoga sorte per l'istanza di detenzione domiciliare ordinaria, respinta perché la pena residua – pari a circa 3 anni e 8 mesi – superava il limite previsto.
Lo scorso fine settimana l'uomo era ritornato in carcere, ma adesso è stato disposto il ripristino del regime di detenzione domiciliare presso la stessa struttura che già lo aveva ospitato nel 2020. (la Repubblica)