Preganziol. Omicidio Vincenza Saracino. Nasato Fazio non tornerà in Italia: No all'estradizione dal Venezuela.
Luigi Nasato Fazio non tornerà in Italia. La Cassazione venezuelana ha infatti negato l'estradizione del 33enne accusato di essere il killer di Vincenza Saracino, la 50enne di Preganziol (Treviso) che il 2 luglio 2024 è stata uccisa con cinque coltellate sferrate tra collo e mandibola, mentre si trovava nell'ex fabbrica dismessa in via Maleviste a Canizzano, a un centinaio di metri da casa.
La Cassazione del paese sudamericano, però, ha anche confermato la misura della custodia cautelare in carcere e ha garantito che Nasato Fazio verrà processato a Caracas, dove tuttora è detenuto, chiedendo al tribunale di Treviso di inviare loro tutti gli atti di indagine attraverso il Ministero degli Esteri.
Luigi Nasato Fazio è accusato di omicidio volontario. Vincenza Saracino e il presunto killer si conoscevano, erano vicini di casa. Lui, problematico con difficoltà in famiglia, veniva aiutato dalla signora Vincenza, descritta da tutti come buona e generosa. Non è ancora chiaro il motivo per cui l'avrebbe uccisa, dopo averla portata in una vecchia fabbrica abbandonata a Canizzano.
Subito dopo il delitto, Nasato Fazio è riuscito a fuggire, andando prima in Spagna, dove si era da poco trasferita la sua famiglia, e poi in Venezuela dal nonno, dove è stato trovato e arrestato dall'Interpol.
Le liti nella famiglia Nasato erano all'ordine del giorno, tanto che in un paio di occasioni erano intervenute le forze dell'ordine per sedarle. In una di queste il 32enne aveva spaccato una brocca in testa allo zio. E Vincenza Saracino, dopo l'arrivo della Polizia, aveva reso testimonianza. Lei che era di animo gentile, era una delle poche persone che scambiava qualche parola con Luigi, interessandosi della sua vita, del suo futuro. (di Giuliano Pavan – Il Gazzettino)