Voce su Vincenza Saracino
La Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria a Canizzano di Treviso, dove sono stati celebrati i funerali di Vincenza Saracino (di Threecharlie, licenza CC BY-SA 4.0)
Vincenza Saracino, 50 anni, è scomparsa nel corso del pomeriggio del 2 luglio 2024. Dopo circa 24 ore di ricerche, il corpo senza vita della vittima è stato ritrovato il 3 luglio, nell'area di un'ex officina in via Maleviste a Canizzano, un quartiere alla periferia sud-ovest di Treviso.[1] La donna era originaria di Mofetta (Bari),[2] ma risiedeva da anni nel comune limitrofo di Preganziol, dove viveva insieme al marito e alla figlia.
La denuncia di scomparsa era stata presentata dal coniuge, Fabio Stefanato, titolare di un sexy shop a Preganziol in cui lavoravano abitualmente sia la moglie che la figlia diciottenne della coppia. La vittima, nel pomeriggio del 2 luglio, era uscita da casa con la propria citybike e, verso le 17.30 era stata ripresa da una telecamera di videosorveglianza mentre si apprestava a fare la spesa in un supermercato, sempre a Preganziol. Poi la cinquantenne si era diretta verso l'ex officina di Canizzano.
Secondo gli accertamenti dell'esame autoptico, la donna era stata colpita al volto con almeno un paio di pugni che avevano provocato la frattura della mandibola e dello zigomo. L'aggressore aveva anche inferto cinque coltellate, tutte nella zona sinistra del viso, tra il collo e la mandibola.[3] L'assassino aveva poi gettato l'arma da taglio e nascosto la bici della vittima, lanciandola maldestramente in una siepe.
Dopo settimane di indagini condotte dai Carabinieri di Treviso, è emerso che ad uccidere la donna sarebbe stato un conoscente. I due si erano incontrati proprio nel pomeriggio del 2 luglio 2024. Dopo aver commesso il delitto, il killer sarebbe poi fuggito all'estero, in Venezuela.[4]
Il successivo 27 settembre, il sospettato è stato rintracciato e arrestato a Maracay, una città dello stato di Aragua nel nord del Venezuela. Si tratterebbe di Luigi Nasato Fazio, 32 anni, un italo-venezuelano con origini venete e parente di alcuni vicini di casa della vittima. All'uomo è contestato l'omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Fondamentali per risolvere il caso sono state le telecamere di videosorveglianza che hanno filmato l'incontro fatale tra il trentaduenne e la signora Saracino.
Nei filmati esaminati dagli investigatori si noterebbe il presunto killer attendere la vittima in bicicletta, vicino a casa, nel pomeriggio del 2 luglio 2024. L'uomo le si sarebbe affiancato, pedalando per un tratto insieme a lei, e poi con un pretesto l'avrebbe fatta svoltare nel casolare abbandonato di via Maleviste a Canizzano. Dopo aver commesso il delitto, Nasato Fazio avrebbe dormito a casa di alcuni parenti, ignari dei fatti. La mattina dopo, 3 luglio 2024, avrebbe raggiunto l'aeroporto di Venezia, dove avrebbe preso un volo diretto a Madrid. Dalla Spagna il sospettato avrebbe infine raggiunto il Venezuela, suo paese d'origine.[5]